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fairy_circlesTitolo: Hai fatto tutta quella strada...
Fandom: Ciel - The Last Autumn Story
Rating: verde
Personaggi: January Lightsphere, Nicky/Maggote/Daughter
Riassunto: Solo semplici pensieri e riflessioni di January riguardo una persona per lui molto importante.
Disclaimer: Ciel e tutti i personaggi appartengono a Rhim Ju-Yeon.
Note: SPOILER SUL VOL. 10!
Consiglio vivamente di leggere ascoltando "Il peso della valigia" di Ligabue, essendo la canzone parte integrante dell'idea della fic, ed esprimendo i sentimenti che volevo trasmettere molto meglio delle mie parole.
Dedicata alla mia January![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-userinfo.gif)
masuko ♥
Beta:ginkokite
Quando ti ho vista per la prima volta ho pensato che fossi un angelo o un fantasma, tanto eri bella nella tua infantile grazia. Mai come quella volta il mio intuito si è avvicinato alla verità, nonostante i tuoi gesti e le tue parole mi riconfermassero in continuazione quanto concreta fosse la tua presenza. All’epoca non potevo immaginare cosa si nascondesse dietro i tuoi atteggiamenti bruschi e trovavo piacevole, quasi divertente, ricoprirti di regali e di quella che tu definivi seccamente “carità”. Perso nel mio timore e nei miei dubbi sul motivo dell’esistenza, non potevo immaginare cosa tu fossi stata costretta a subire e quanto avessi lottato per ottenere quello che per me era normale. La verità si è manifestata ai miei occhi solo più tardi, quando mi hai narrato l’orrore che hai vissuto per colpa del capriccio crudele di un nobile come me. Un capriccio che ha distrutto la tua vita e il tuo futuro, trasformandoti in una creatura assetata di vendetta: la tua esistenza come donna era finita, dicevi, avresti trovato e ucciso quell’uomo, dopodiché saresti morta a tua volta. Sentendoti fare questo genere di discorsi non potevo che vergognarmi della mia debolezza, io che avevo sempre subito un destino che consideravo ingiusto, senza oppormi, io che mi ero limitato a fuggire dichiarandomi rassegnato ad una fine prematura. La tua forza d’animo e la tua determinazione a reagire a chi ti aveva fatto un torto tanto atroce mi facevano sentire in colpa. La certezza assoluta della morte che traspariva dalle tue parole mi provocava un forte senso di rimpianto: saresti stata bella da adulta, di una bellezza eterea e splendente che avrebbe superato anche quella di Ivien, e saresti stata una donna straordinaria, forte e gentile: sarei stato felice di conoscerti e avere l’onore di passare del tempo con te.
Non immagini il mio stupore nello scoprire che in realtà sei sempre stata accanto a me e l’angoscia nel sapere quale gesto estremo ti aveva spinta a compiere il dramma che avevi vissuto. Quali pensieri si agitavano nella tua mente quando hai accettato di sottoporti all’esperimento? Quanta rabbia e desiderio di riscatto hanno soffocato le tue paure? Hai mai provato rimpianto per la tua vita mancata di fanciulla? Ti sei mai fermata a guardare il cielo e a piangere su quell’innocenza perduta, sui baci mai dati, su quel corpo di donna appassito ancora prima di sbocciare? No, tu non piangi, sei forte. Hai sostituito i baci degli innamorati con le strette di mano dei compagni, le danze di giovane ragazza con gli allenamenti di scherma: ti sei fatta forza, hai lottato e sei arrivata fin qui senza mai perdere quell’aura di grazia che avevo scorto in te fin dall’inizio.
Sei bella, Maggote, anzi, perdonami, Nicky. La forma del corpo non può celare la lucentezza dorata dei capelli, la pelle di porcellana, gli occhi color del mare sempre così vispi e luminosi. Ma non è una bellezza banalmente fisica, la tua: proprio come immaginavo, sei coraggiosa, sei gentile e ti preoccupi sempre per gli altri, anche se nascondi questa tua gentilezza dietro un lato giocoso che ti fa apparire poco seria e affidabile.
Sei bello, Daughter, amico, fratello, compagno di vita, e mi reputo molto fortunato per avere la possibilità di starti accanto. Lascia che questo bacio suggelli una promessa lontana nel tempo e nello spazio e si faccia portatore di un nuovo futuro senza odio, rancore e morte, dove finalmente, entrambi, riusciremo ad afferrare la felicità con queste nostre mani.
«Grazie per essere arrivata fin qui. »
Fandom: Ciel - The Last Autumn Story
Rating: verde
Personaggi: January Lightsphere, Nicky/Maggote/Daughter
Riassunto: Solo semplici pensieri e riflessioni di January riguardo una persona per lui molto importante.
Disclaimer: Ciel e tutti i personaggi appartengono a Rhim Ju-Yeon.
Note: SPOILER SUL VOL. 10!
Consiglio vivamente di leggere ascoltando "Il peso della valigia" di Ligabue, essendo la canzone parte integrante dell'idea della fic, ed esprimendo i sentimenti che volevo trasmettere molto meglio delle mie parole.
Dedicata alla mia January
masuko ♥Beta:
ginkokiteQuando ti ho vista per la prima volta ho pensato che fossi un angelo o un fantasma, tanto eri bella nella tua infantile grazia. Mai come quella volta il mio intuito si è avvicinato alla verità, nonostante i tuoi gesti e le tue parole mi riconfermassero in continuazione quanto concreta fosse la tua presenza. All’epoca non potevo immaginare cosa si nascondesse dietro i tuoi atteggiamenti bruschi e trovavo piacevole, quasi divertente, ricoprirti di regali e di quella che tu definivi seccamente “carità”. Perso nel mio timore e nei miei dubbi sul motivo dell’esistenza, non potevo immaginare cosa tu fossi stata costretta a subire e quanto avessi lottato per ottenere quello che per me era normale. La verità si è manifestata ai miei occhi solo più tardi, quando mi hai narrato l’orrore che hai vissuto per colpa del capriccio crudele di un nobile come me. Un capriccio che ha distrutto la tua vita e il tuo futuro, trasformandoti in una creatura assetata di vendetta: la tua esistenza come donna era finita, dicevi, avresti trovato e ucciso quell’uomo, dopodiché saresti morta a tua volta. Sentendoti fare questo genere di discorsi non potevo che vergognarmi della mia debolezza, io che avevo sempre subito un destino che consideravo ingiusto, senza oppormi, io che mi ero limitato a fuggire dichiarandomi rassegnato ad una fine prematura. La tua forza d’animo e la tua determinazione a reagire a chi ti aveva fatto un torto tanto atroce mi facevano sentire in colpa. La certezza assoluta della morte che traspariva dalle tue parole mi provocava un forte senso di rimpianto: saresti stata bella da adulta, di una bellezza eterea e splendente che avrebbe superato anche quella di Ivien, e saresti stata una donna straordinaria, forte e gentile: sarei stato felice di conoscerti e avere l’onore di passare del tempo con te.
Non immagini il mio stupore nello scoprire che in realtà sei sempre stata accanto a me e l’angoscia nel sapere quale gesto estremo ti aveva spinta a compiere il dramma che avevi vissuto. Quali pensieri si agitavano nella tua mente quando hai accettato di sottoporti all’esperimento? Quanta rabbia e desiderio di riscatto hanno soffocato le tue paure? Hai mai provato rimpianto per la tua vita mancata di fanciulla? Ti sei mai fermata a guardare il cielo e a piangere su quell’innocenza perduta, sui baci mai dati, su quel corpo di donna appassito ancora prima di sbocciare? No, tu non piangi, sei forte. Hai sostituito i baci degli innamorati con le strette di mano dei compagni, le danze di giovane ragazza con gli allenamenti di scherma: ti sei fatta forza, hai lottato e sei arrivata fin qui senza mai perdere quell’aura di grazia che avevo scorto in te fin dall’inizio.
Sei bella, Maggote, anzi, perdonami, Nicky. La forma del corpo non può celare la lucentezza dorata dei capelli, la pelle di porcellana, gli occhi color del mare sempre così vispi e luminosi. Ma non è una bellezza banalmente fisica, la tua: proprio come immaginavo, sei coraggiosa, sei gentile e ti preoccupi sempre per gli altri, anche se nascondi questa tua gentilezza dietro un lato giocoso che ti fa apparire poco seria e affidabile.
Sei bello, Daughter, amico, fratello, compagno di vita, e mi reputo molto fortunato per avere la possibilità di starti accanto. Lascia che questo bacio suggelli una promessa lontana nel tempo e nello spazio e si faccia portatore di un nuovo futuro senza odio, rancore e morte, dove finalmente, entrambi, riusciremo ad afferrare la felicità con queste nostre mani.
«Grazie per essere arrivata fin qui. »
